DALL’ILVA DI TARANTO ALLA TERRA DEI FUOCHI
La Magistratura spesso non si preoccupa a sufficienza del protrarsi di un reato in corso quando la sicurezza e la salute delle persone sono affidati alla preventiva vigilanza di organi preposti al controllo di attività che potrebbero metterle in pericolo.
Se dunque una dissennata impresa mette in pericolo la salute e la sicurezza delle maestranze e degli abitanti nell’area, i magistrati, anch’essi chiamati ad impedire le ulteriori conseguenze del reato, attendono, fiduciosi, una circostanziata relazione da quegli organi prima di intervenire. Senza rendersi conto che in questi ultimi decenni troppo spesso le autorità di vigilanza, fuorviate dalla politica, si sono dimostrate compiacenti, volutamente inerti o addirittura colluse. Preoccupate di giustificare le omissioni, le loro relazioni, volte ad evitare ogni responsabilità, non sono affidabili.